La scuola entra in aula. No, non parliamo dell’aula scolastica, ma di quella consiliare: il tema della scuola, infatti, viene affrontato spesso dal plenum, che è il nome con cui si definisce l’assembla di consigliere e consiglieri che compongono il Consiglio provinciale. Nei diversi documenti che possono presentare per sollecitare la Giunta a intervenire in un determinato settore, e cioè interrogazioni su temi d’attualità, interrogazioni con risposta scritta, mozioni, voti, ma anche disegni di legge provinciale, l’offerta e l’organizzazione scolastica sono una questione ricorrente: questo perché la Provincia ha la possibilità di gestire autonomamente l’organizzazione di questo settore, pur restando nell’ambito della disciplina di principio riservata allo Stato. Quella dell’istruzione è, infatti, una competenza secondaria.
Alla fine della scorsa legislatura, la commissione legislativa competente per questa materia ha organizzato un’audizione sul tema “Le sfide attuali delle scuole della provincia di Bolzano a fronte delle risorse disponibili” durante la quale sono emerse le differenze tra istituti cittadini e di periferia e tra istituti di diversi linguistici, ma anche la comune mancanza di risorse per l’insegnamento della lingua ai non madrelingua, per bambini con bisogni speciali o per il personale. Sono state fatte anche proposte, tra le quali la messa a disposizione di maggiori risorse di personale, che consentirebbe l’insegnamento in team o di dedicare più tempo ad alunne e alunni, o l’introduzione della figura del/la direttore/trice amministrativo/a per poli scolastici, già esistente in altre zone d’Italia, che solleverebbe dirigenti e personale amministrativo da parte del carico burocratico.
Con l’inizio dell’attuale anno scolastico, le proposte che riguardano il settore si sono di nuovo moltiplicate: consiglieri e consigliere le sottopongono agli assessori all’Istruzione in lingua italiana – Marco Galateo, tedesca – Philipp Achammer, e ladina – Daniel Alfreider, per invitarli a intervenire su situazioni specifiche o a definire orientamenti più ampi. A settembre, i diversi gruppi consiliari hanno presentato 13 interrogazioni (che non vengono discusse in aula) e 5 mozioni che riguardano il settore, alcune delle quali riguardano anche il controverso caso della scuola Goethe di Bolzano, dove è stata bloccata la formazione di una sezione per soli scolari e scolare con scarse conoscenze della lingua tedesca. Un tema di assoluta attualità, sul quale la Giunta viene chiamata a esprimersi: i documenti presentati si trovano nella sezione “atti politici” della homepage del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano (www.consiglio-bz.org/it/atti-politici) – non appena disponibili, saranno inserite anche le relative risposte degli assessori.
Durante le sedute consiliari, si è parlato inoltre di esclusione dalle scuole materne per mancata vaccinazione (su iniziativa del gruppo consiliare VITA), allontanamento di educatori dalla scuola (Partito Democratico), ma anche di retribuzioni del personale docente (Freiue Fraktion): in questo caso, interlocutrice era l’assessora al personale Magdalena Amhof. È possibile assistere alle relative discussioni cercando tra i filmati delle sedute (https://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio).
Quello della scuola è un tema che ricorre tutti i mesi in Consiglio provinciale: è ritornato infatti anche nella sessione di ottobre, con interrogazioni su temi d’attualità non solo sulla scuola Goethe di Bolzano e gli stipendi degli insegnanti, ma anche sulla lingua usata nelle pause nella scuola in lingua tedesca e i servizi di trasporto alunni. All’ordine del giorno c’era anche un disegno di legge provinciale sulla scuola plurilingue come offerta aggiuntiva, che è stato rimandato alla commissione competente; sono state poi discusse sue mozioni sulla valorizzazione della professione di insegnante e sull’istruzione parentale. Anche nelle prossime sedute il plenum si occuperà con grande probabilità del tema “scuola”: le sedute si possono seguire in diretta su www.consiglio-bz.org o sul canale YouTube del Consiglio provinciale, oppure visitando di persona il Consiglio, nella sede di piazza Magnago 6 a Bolzano: la tribuna spettatori è sempre aperta.