Nella prima parte di questo articolo spiegherò le responsabilità dell’Ufficio affari legislativi e legali e, nella seconda parte, come mi sono trovata durante il mio stage e quali esperienze ho potuto fare.
In Consiglio ci sono vari uffici che si occupano di diversi ambiti. Uno di questi uffici è l’Ufficio affari legislativi e legali, che si trova al secondo piano dell’edificio che ospita il Consiglio provinciale. L’ufficio è composto da sei avvocati e avvocatesse e due segretari. L’Ufficio legale ha diversi compiti importanti sia all’interno che all’esterno del Consiglio.
Si occupa di tutte le commissioni
Forse avrete sentito dire che in Consiglio ci sono quattro diverse commissioni legislative, ognuna con diverse aree di responsabilità. Ogni commissione ha un/a presidente ed è composta da membri dei vari gruppi politici. Dopo aver redatto un progetto di legge, l’ufficio legale assegna l’argomento a una delle quattro aree. Viene quindi organizzata una riunione del comitato legislativo, durante la quale due avvocati dell’ufficio legale redigono un verbale. Il verbale viene poi impaginato e scritto. Per ogni riunione viene redatto una relazione dalla commissione, che consiste in una parte tecnica e una politica. Anche la parte tecnica è redatta dall’Ufficio legale, mentre la parte politica è spesso scritta dal/lla presidente della commissione.
– Consulenza legale per tutti gli organi consiliari
Se uno dei vari organi consiliari ha bisogno di assistenza legale, può rivolgersi all’Ufficio legale. Questo ufficio si occupa di tutto ciò che ha a che fare con le leggi e i diritti.
Il mio stage
Ho svolto uno stage di due settimane presso l’Ufficio legale e ho avuto l’opportunità di conoscere il dietro le quinte del Consiglio provinciale. Non solo ho trascorso le mie giornate nell’edificio del Consiglio, ma ho anche trascorso una giornata con la Consigliera per le Pari Opportunità e le istituzioni associate. È stato uno stage molto vario, ricco di nuove impressioni, esperienze ed emozioni. Ho ricevuto un’accoglienza molto amichevole fin dall’inizio e mi sono resa conto che tutti si sono fatti in quattro per spiegarmi e mostrarmi le cose bene e nel dettaglio. Sono stata molto contenta di avere un programma così vario. Ho potuto partecipare anche a una commissione d’inchiesta e al Consiglio regionale. Ho avuto l’opportunità di osservare da vicino le riunioni dei nostri politici e sono rimasta molto sorpresa. Purtroppo mi sono anche resa conto che molti dei nostri politici non hanno ancora cambiato le loro abitudini linguistiche. Quando un politico parla dei “colleghi in Consiglio” o dei “politici altoatesini”, le donne, che sono anche loro colleghe e politiche, vengono escluse e in un certo senso sminuite. Ma sono ottimista sul fatto che questo cambierà (si spera) nel prossimo futuro.
Questo articolo è stato scritto dalla nostra praticante Lena Spitaler.